Di seguito si propone la situazione aggiornata nei vari Paesi di maggiore interesse per l’autotrasporto nazionale, secondo le notizie rese note dal Ministero affari esteri. Le altre fonti sono espressamente citate.
Germania
17.03.20
Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le autorità tedesche invitano tutti coloro che sono nel paese e che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a prendere immediatamente contatto telefonico con le competenti autorità sanitarie, indipendentemente dall’insorgenza di sintomi. Coloro che nello stesso periodo abbiano viaggiato nelle aree considerate a rischio, tra le quali l’Italia, sono invitati a rimanere precauzionalmente presso il proprio domicilio e ad evitare i contatti non necessari con altre persone. Le aree considerate a rischio sono quelle classificate come tali dal Robert Koch Institut, consultabili al link https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Risikogebiete.html. Ad esse si aggiungono la Svizzera e l’Austria.
Notizie diramate dalla RAI TV italiana, riferiscono che la Germania ha chiuso dalle ore 8.00 di lunedì 16 marzo 2020, le frontiere con Francia, Svizzera ed Austria per il contenimento di COVID-19, ma non sarebbero previste limitazioni al trasporto internazionale di merci su strada, che in conseguenza dei controlli sanitari determinerà prevedibilmente dei tempi più lunghi di attraversamento del confine.
La BGL – associazione del trasporto tedesco – ha informato che in Germania i Lander tedeschi hanno sospeso il divieto di circolazione la domenica e nei giorni festivi. Tutte le norme si riferiscono al trasporto commerciale o a pagamento di merci con camion di peso complessivo superiore a 7,5 ton.
Ungheria
17.03.20
L’Ambasciata italiana a Budapest informa circa la situazione per trasporti in e da Ungheria, con ingresso da Slovenia, dalla Croazia, dall’Austria, dall’Ucraina e dalla Romania. Gli autisti di nazionalità non ungherese proveniente da territori considerati contagiati – tra cui l’Italia — possono entrare ed arrivare al posto di carico/scarico, però poi deve essere messo in quarantena per 14 giorni in un locale creato appositamente nello stabilimento in cui ha consegnato la merce o da dove ritira la stessa, oppure nella cabina del camion.
Se l’autista di qualsiasi nazionalità si sente bene, può richiedere il parere e la visita dell’autorità epidemiologica locale e qualora venga trovato in buone condizioni di salute, può riprendere il viaggio.
Per i trasporti di transito attraverso l’Ungheria, non ci sono problemi. Il camionista entra e deve fare un percorso obbligatorio, poi esce dal Paese.
La stazione di frontiera di Nagylak (Ungheria-Romania) fino a stamattina era l’unica stazione che richiedeva ancora il certificato medico.
Francia
17.03.20
Le autorità francesi hanno adottato una serie di misure restrittive sul territorio. In particolare, dalle ore 12.00 del 17 marzo e per un periodo di almeno 15 giorni, vige il divieto di uscire di casa ad eccezione di esigenze di cura, fare la spesa, andare al lavoro e svolgere un’attività fisica di base. Sono vietati gli assembramenti ma anche gli incontri di natura amicale o familiare nei parchi o in strada. Le infrazioni saranno sanzionate. Sono inoltre chiuse le frontiere esterne all’area Schengen, tranne che per coloro che rientrano in patria. Le frontiere interne (quindi anche quella con l’Italia) rimangono aperte. Taxi e hotel potrebbero inoltre essere messi a disposizione del personale sanitario. Per il momento, i viaggiatori in arrivo in Francia dall’Italia non sono oggetto di nessun provvedimento particolare. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie, si raccomanda di contattare il centro SAMU (Tel. 15 numero gratuito) e di non recarsi direttamente dal medico o al pronto soccorso. I conviventi delle persone risultate positive al COVID-19 dovranno osservare una quarantena domiciliare di 14 giorni. Risultano operativi alcuni collegamenti aerei operati da Alitalia (2 da Parigi, 1 da Marsiglia e 1 da Nizza), un solo TGV diretto su Milano (si tratta del TGV9249 delle 14:38 Parigi-Lione Aeroporto-Torino-Milano). Queste indicazioni potrebbero variare con scarso o nessun preavviso, si raccomanda pertanto di contattare direttamente le compagnie aeree o le società di trasporti ferroviari per informazioni aggiornate sulle possibilità di raggiungere l’Italia e di monitorare la pagina di informazione ufficiale del Governo francese https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus e il sito web dell’Ambasciata d’Italia a Parigi, da cui è possibile scaricare anche il modulo necessario ad autocertificare la situazione eccezionale che giustifica l’uscita dalla propria abitazionewww.ambparigi.esteri.it. Sono possibili cancellazioni di voli da/per l’Italia. Si raccomanda di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo.
Sul sito del ministero francese https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus è scaricabile il modello di dichiarazione che giustifica lo spostamento dei lavoratori,allegato anche alla presente email.
Austria
16.03.20
Il Governo austriaco ha varato una serie di misure, che rimarranno in vigore fino al prossimo 3 aprile, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19. Le frontiere del Paese saranno soggette a controlli. E’ stata inoltre decretata la sospensione completa del traffico di frontiera presso 47 valichi confinari “minori” su un totale di 56 di frontiera con l’Italia. Per indicazioni sui valichi chiusi, consultare la sezione Mobilità di questa Scheda. Le persone provenienti dall’Italia via terra possono entrare nel Paese a condizione che siano in possesso di un certificato medico (che non sia stato emesso oltre i quattro giorni precedenti) che attesti la negativita’ al test del Coronavirus. Il traffico aereo con l’Italia è sospeso mentre ai treni passeggeri è consentito solo il transito attraverso l’Austria senza effettuare fermate. Le persone provenienti dall’Italia che hanno invece la residenza principale o secondaria o la dimora abituale in Austria, vengono equiparati ai cittadini austriaci e quindi possono liberamente rientrare in Austria dall’Italia a condizione che accettino di sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria (ad esempio chi intende raggiungere Monaco di Baviera dall’Alto Adige) potranno farlo anche in assenza del suddetto certificato medico, a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste. I frontalieri e il personale diplomatico sono esenti dalle suddette restrizioni. Esente da restrizioni è anche il traffico delle merci su rotaia e su strada. I relativi conducenti potranno essere sottoposti a controlli sanitari (in particolare, controllo della temperatura corporea).
Spagna
16.03.20
In data 16 marzo, il Governo spagnolo ha annunciato la reintroduzione dei controlli alle frontiere terrestri spagnole. Pertanto, a partire dalla mezzanotte del 16 marzo è consentito l’ingresso in Spagna solo ai cittadini spagnoli, ai residenti in Spagna, ai lavoratori transfrontalieri e alle persone con documentate cause di forza maggiore. Ciò non impedisce ai cittadini italiani che avessero necessità urgenti di far rientro al proprio luogo di residenza in Italia. Sono esclusi dalla disposizione in parola il personale diplomatico e consolare accreditato in Spagna e i funzionari delle organizzazioni internazionali con sede in Spagna. La circolazione delle merci continuerà ad essere permessa senza restrizioni. I connazionali che intendono far rientro dalla Spagna alla Sardegna via mare possono farlo solo per esigenze legate a motivi di lavoro, salute, necessità o rientro presso il proprio domicilio. A questo link la richiesta di autorizzazione: https://moduloarrivicovid19.regione.sardegna.it/allegato-a-ordinanza-del-presidente-ras-14-03-2020/ . Detta autorizzazione verrà rilasciata dalla Regione Sardegna entro 12 ore dalla partenza e dovrà essere presentata all’imbarco, insieme al biglietto e a un documento d’identità. Per assistenza, l’Ambasciata d’Italia a Madrid è raggiungibile attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: madrid.coronavirus@esteri.it. Chi si trova in Catalogna, Valencia, Aragona e Murcia e avesse bisogno di assistenza può rivolgersi al Consolato Generale d’Italia a Barcellona attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: barcellona.coronavirus@esteri.it: sono inoltre stati attivati i seguenti numeri telefonici: Amb. Madrid: +34.608664867 (ore 9-16); +34.608914128 (ore 9-16); +34.639484118 (ore 13-20); +34.650419164 (ore 15.30-20); CG Barcellona: +34.609951096 e +34.659790266 (ore 9-20).
Regno Unito
16.03.20
Il Governo britannico raccomanda a chiunque entri in Regno Unito e sviluppi sintomi, anche lievi, compatibili con COVID-19, di rimanere a casa, in auto-isolamento, per almeno 7 giorni. Nel caso in cui la condizione di salute non migliori, consigliano di contattare il Sistema Sanitario Nazionale NHS al numero 111 o online. Per maggiori informazioni, visitare la pagine web predisposta dalle autorità locali: https://www.gov.uk/government/topical-events/coronavirus-covid-19-uk-government-response. Il Regno Unito non prevede al momento restrizioni all’ingresso per chi proviene dall’Italia. Il traffico aereo da/per l’Italia sta registrando una progressiva riduzione. Rimangono tuttavia attivi collegamenti aerei diretti da Londra per Roma Fiumicino, operati da Alitalia. Per informazioni, contattare direttamente la compagnia aerea. Sono inoltre possibili rotte indirette con collegamenti verso altri aeroporti europei ancora attivi (in particolare Francoforte, Monaco, Zurigo, Ginevra). La situazione del traffico aereo potrebbe mutare rapidamente. Si raccomanda di contattare sempre la compagnia aerea di riferimento per informazioni sullo stato del proprio volo.
Romania
16.03.20
A partire dal 9 marzo 2020, alle ore 12:00, entrano in vigore le decisioni del Comitato Nazionale per le Situazioni Speciali di Emergenza relative all’imposizione di restrizioni al traffico da e verso gli Stati colpiti dall’infezione con il nuovo coronavirus. Pertanto, i voli da e per l’Italia sono sospesi. Inoltre, gli operatori aerei hanno l’obbligo di comunicare ai cittadini romeni che si imbarcheranno dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud verso la Romania, con scalo, il fatto che verranno posti in quarantena o autoisolamento sul territorio della Romania. Gli operatori aerei hanno altresì l’obbligo di non consentire l’imbarco a persone con cittadinanza diversa da quella romena che arrivino in Romania, con scalo, dall’Italia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud. I cittadini romeni che arrivano nel Paese attraverso i punti di frontiera terrestri, provenienti o che abbiano viaggiato in Italia, Cina, Iran e Corea del Sud vengono posti in quarantena istituzionalizzata sul territorio del distretto di confine o in autoisolamento domiciliare, a seconda della zona di provenienza. Il trasporto di merce superiore a 3,5 tonnellate è esente dalle restrizioni al traffico. Le suddette restrizioni si applicano anche al trasporto marittimo e fluviale. Le decisioni sopra elencate sono valide fino al 31 marzo, con possibilità di proroga. A partire alle ore 21.00 del 15 marzo le Autorità rumene hanno disposto le seguenti ulteriori misure restrittive: isolamento domiciliare di 14 giorni, anche in assenza di sintomi, per tutti i viaggiatori provenienti da paesi in cui sono stati registrati più di 500 casi di contagio da COVID-19; quarantena obbligatoria per coloro che provengono dai Paesi (tra cui l’Italia) indicati al seguente link https://www.cnscbt.ro/index.php/1513-lista-zone-afectate-15-03-2020/file. Inoltre tutte le persone in isolamento domiciliare che sviluppano sintomi da contagio devono contattare il numero unico di emergenza 112. Il personale medico farà una valutazione clinica e raccoglierà prove biologiche per l’effettuazione del test.
Slovenia
16.03.20
Il Ministero della Salute della Repubblica di Slovenia ha emanato un Decreto, entrato in vigore l’11.03.2020, con cui si stabiliscono le condizioni di ingresso delle persone in Slovenia con provenienza dalla Italia. Sono stati istituiti sei punti di controllo nell’area di confine dei collegamenti stradali con la Repubblica Italiana, presso i seguenti valichi di frontiera: Fusine / Rateče, Stupizza / Robič, Sant’Andrea / Vrtojba, Fernetti / Fernetiči, Pese / Krvavi potok, Rabuiese / Škofije.
E’ stato altresì disposto il divieto di ingresso dei veicoli merci dall’Italia, ad eccezione dei carichi destinati in Slovenia e dei materiali medici e di prima necessità destinati a paesi terzi.
L’ICE di Lubiana ci ha confermato l’esistenza di file di veicoli alla frontiera italo-slovena – a causa dei controlli sanitari che permettono l’ingresso nel Paese a tutti coloro che non registrano una temperatura superiore ai 37,5 gradi – ed ha riferito che il problema non è una scelta delle autorità slovene ma conseguenza del blocco dei veicoli/conducenti italiani alla frontiera tra Ungheria e Croazia. Per tale ragione la Slovenia non sta facendo passare i camion che sono in transito verso tali Paesi, ma fa entrare soltanto i camion con scarico merci all’interno della Slovenia.
La Camera dell’Economia Slovena riferisce invece che il transito merci verso altri Paesi è organizzato in convogli, come confermato anche da qualche impresa associata.
Repubblica Ceca
16.03.20
Il 12 marzo, le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza in relazione al COVID-19. Dalle 23.59 del 13 marzo, le persone provenienti da Cina, Corea del Sud, Iran, Italia, Spagna, Austria, Germania, Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Svezia, Norvegia, Belgio, Danimarca non sono autorizzate ad entrare nella Repubblica Ceca, ad eccezione delle persone con residenza permanente o temporanea per più di 90 giorni. Inoltre, i cittadini della Repubblica Ceca non sono autorizzati a viaggiare nei predetti Paesi. A partire dalle 23.59 di giovedì 12 marzo gli ingressi da Austria e Germania saranno consentiti solo da 11 punti, con controllo alle frontiere. Fino al 24 marzo 2020 la libera circolazione delle persone in Repubblica ceca è vietata. Il divieto non si applica ai tragitti da e per: luogo di lavoro, strutture sanitarie, domicilio familiari in caso di necessità, negozi di alimentari e altre attività necessarie urgenti. Le restrizioni non si applicano al trasporto pubblico, ai servizi per la popolazione come forniture, consegne e servizi veterinari. Tutti i collegamenti commerciali internazionali di trasporto via aria e via terra sono interrotti. È vietato fornire servizi di soggiorno, servizi di trasporto alternativi (es. Uber), mentre i tassisti ufficiali possono continuare a operare. In generale, il Governo ceco raccomanda di limitare i contatti di persona al minimo. Non sono al momento richieste autocertificazioni da tenere con sé. I viaggiatori che intendono solo attraversare l’Austria (ad esempio chi intende raggiungere Monaco di Baviera dall’Alto Adige) potranno farlo a condizione che il transito attraverso il territorio austriaco avvenga senza soste di nessun tipo (rifornimento/esigenze fisiologiche/caffè/…). Per coloro che si trovano nel Paese l’Istituto nazionale della Salute della Repubblica Ceca consiglia, in caso di presenza di sintomi sospetti (febbre oltre i 38 gradi, significativi disturbi respiratori) di rivolgersi per informazioni al seguente numero: +420 733 673 900, o ai singoli uffici di igiene regionali i cui recapiti sono disponibili a questo indirizzo: https://www.mzcr.cz/dokumenty/kontakty-na-krajske-hygienicke-stanice_18604_4122_1.html
Serbia
16.03.20
Confindustria Serbia ha informato che è stata modificata il 16 marzo 2020 la precedente Delibera relativa a COVID-19.
I cittadini della Repubblica di Serbia e i cittadini stranieri a cui è stata concessa la residenza temporanea o la residenza permanente che vengono nella Repubblica di Serbia dai paesi o dalle aree con trasmissione intensiva della malattia COVID-19, ovvero dai paesi con i focolai di epidemia, vale a dire da: La Confederazione Svizzera, La Repubblica Italiana, La Repubblica Islamica dell’Iran, la Romania, il Regno di Spagna, la Repubblica Federale Tedesca, la Repubblica Francese, la Repubblica d’Austria, la Repubblica di Slovenia e la Repubblica di Grecia – si mandano in isolamento nella durata di 28 giorni.
Ai cittadini della Repubblica di Serbia e ai cittadini stranieri a cui è stata concessa la residenza temporanea o la residenza permanente nella Repubblica di Serbia, che vengono nella Repubblica di Serbia da paesi diversi da quelli sopra menzionati, viene determinata la misura di messa sotto il controllo medico per malattia respiratoria acuta causata dal nuovo virus Korona SARS-CoV-2 nella durata di 14 giorni (isolamento a casa).
Le misure suddette non si applicano ai cittadini serbi e ai cittadini stranieri a cui è stata concessa la residenza temporanea o la residenza permanente nella Repubblica di Serbia, che sono membri del personale dei veicoli per il trasporto di merci, delle navi mercantili, del personale nei veicoli ferroviari, personale negli aerei, che svolgono il trasporto internazionale stradale, ferroviario, marittimo e aereo.
Gli atti adottati prima della Deliberazione 16 marzo 2020 nei confronti di cittadini serbi e stranieri a cui è stata concessa la residenza temporanea o la residenza permanente nella Repubblica di Serbia, che sono membri del personale dei veicoli per il trasporto di merci, delle navi mercantili, del personale nei veicoli ferroviari, personale negli aerei, che svolgono il trasporto internazionale stradale, ferroviario, marittimo e aereo, sono sospesi.
Ucraina
16.03.20
Le autorità ucraine hanno disposto, dal 16 marzo e per un periodo al momento limitato a due settimane, il divieto generale di ingresso nel Paese, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, ad eccezione delle persone residenti e con permesso di soggiorno. Viene raccomandato, allo stesso tempo, ai cittadini ucraini di astenersi dall’effettuare viaggi all’estero. A partire dalle ore 00.01 di martedì 17 marzo 2020 fino al 3 aprile 2020 tutti i collegamenti aerei (compresi quelli con l’Italia), in ingresso e uscita dal Paese, sono sospesi. La compagnia aerea ucraina ha annunciato la sospensione di tutti i collegamenti con l’Italia già a partire dal 15 marzo. Per i viaggi già programmati o pianificati si suggerisce di prendere contatto con la compagnia aerea di riferimento. Sono sospesi, per il medesimo periodo (17 marzo-3 aprile) i collegamenti internazionali via terra (autolinee, treni) mentre resta sempre possibile uscire dal Paese in auto. Dal 17 marzo fino al 3 aprile, resteranno aperti solo 123 valichi di frontiera, attraversabili con auto private, dove saranno presenti strutture epidemiologiche e sanitarie per effettuare i controlli; l’elenco dei valichi aperti è consultabile al seguente link: https://dpsu.gov.ua/ua/news/TIMCHASOVI-OBMEZHENNYA-NA-KORDONI-opivnochi-v-Ukrainu-pripinyayut-puskati-inozemciv-ta-zakrivayut-blizko-sotni-punktiv-propusku-/). Per informazioni e aggiornamenti sulle misure di prevenzione adottate dalle autorità locali, si rimanda al sito del Ministero della Salute ucraino https://moz.gov.ua/koronavirus-2019-ncov e a quello del Gabinetto dei Ministri https://covid19.com.ua.
Svizzera
14.03.20
A seguito della diffusione, anche in Svizzera, di casi di COVID-19, le autorità elvetiche hanno comunicato che le frontiere resteranno aperte ma che sono reintrodotti i controlli pre-Schengen. E’ stato disposto un divieto di ingresso per le persone che provengono dall’Italia, in quanto zona a rischio, con le sole eccezioni dei cittadini svizzeri in rientro, di stranieri che abbiano un permesso di soggiorno svizzero e dei lavoratori frontalieri. Questi ultimi potranno dunque continuare a passare, previ controlli alla frontiera. Per i connazionali in transito in Svizzera non è al momento prevista alcuna restrizione da parte delle Autorità federali. Ulteriori restrizioni potrebbero essere adottate in futuro.
Croazia
14.03.20
Sono state adottate misure restrittive (divieto di ingresso, respingimento in frontiera, quarantena obbligatoria, accertamenti sanitari) nei confronti delle persone provenienti dall’Italia al confine terrestre con la Slovenia, laddove sono stati predisposti container ad hoc adibiti a unità epidemiologiche mobili. Inoltre, tutti i cittadini provenienti dal territorio italiano saranno sottoposti a quarantena obbligatoria di 14 giorni in struttura individuata di volta in volta dalle autorità croate. Le misure restrittive potrebbero essere modificate con breve preavviso.
Slovacchia
14.03.20
I controlli temporanei alle frontiere saranno effettuati in Slovacchia in tutti i punti di frontiera, ad eccezione della Polonia, da venerdì 13/03/2020. Restrizioni di accesso al paese: solo le persone con residenza permanente o temporanea in Slovacchia e i titolari di passaporto slovacco possono entrare nel paese. I conducenti del trasporto di merci devono utilizzare maschere FFP2 o FFP3 durante il carico e lo scarico della merce, devono limitare al massimo il contatto diretto con il personale e a bordo del veicolo devono avere guanti di gomma per il loro utilizzo e gel antibatterico per lavarsi le mani regolarmente (Guretruck)
Danimarca
14.03.20
L’associazione danese ITD ha informato che la Danimarca ha adottato misure di controllo sanitario alle frontiere, ma vige una deroga per il trasporto di merci.
Polonia
14.03.20
Le Autorità polacche hanno disposto una serie di misure restrittive, a partire da domenica 15 marzo. In particolare, è vietato l’ingresso nel Paese per tutti gli stranieri (salvo coloro i quali abbiano un titolo di soggiorno, lavoro o altro legame documentato con la Polonia, previa quarantena obbligatoria). Sono reintrodotti temporaneamente i controlli alla frontiera, sono sospesi i collegamenti aerei e ferroviari internazionali di passeggeri, mentre resta possibile lo spostamento via terra in auto o in autobus, ove disponibile. E’ disposta la quarantena obbligatoria di 14 giorni per i cittadini polacchi che fanno ritorno nel Paese. Per ulteriori informazioni è necessario consultare i siti ufficiali del Governo polacco (https://www.gov.pl/web/koronawirus/zamykamy-granice-przed-koronawirusem) e dell’Ispettorato sanitario (https://gis.gov.pl/aktualnosci/apel-glownego-inspektora-sanitarnego-w-zw… wystepowaniem-koronawirusa-w-polsce/), entrambi in lingua polacca. Le Autorità sanitarie polacche (NFZ) hanno inoltre attivato un’infolinea dedicata, raggiungibile al numero 800 190 590.
Moldavia
14.03.20
A seguito della diffusione del Covid-19, le autorità moldave hanno adottato misure di prevenzione. Coloro che dovessero presentare sintomi al momento dell’ingresso nel Paese saranno sottoposti a test e ricoverati presso le istituzioni sanitarie specializzate. In caso di tosse, febbre, rinorrea o difficoltà respiratorie si raccomanda di contattare il numero di emergenza 112 oppure o l’Ospedale Clinico per le Malattie Infettive “Toma Ciorba” di Chisinau al numero 022/ 242480. Con Decreto del Presidente del Consiglio, viene annunciata altresì la decisione di chiudere la frontiera “in alcuni punti” (sia al confine moldavo che al confine ucraino), che poi saranno identificati. E’ interrotta inoltre la circolazione internazionale su strada e su ferrovia. Per maggiori informazioni si rimanda alla Linea Verde attivata dall’Agenzia Nazionale per la Sanità Pubblica della Repubblica di Moldova, contattabile al 080012300.
Bulgaria
15.03.20
Le autorità locali hanno rafforzato i controlli sanitari all’Aeroporto di Sofia (Terminal 1 e 2) nonché ai principali aeroporti di transito (Varna, Burgas e Plovdiv) e a tutti gli accessi nel Paese (comprese frontiere via terra e porti) nei confronti di tutti i passeggeri in arrivo. A tutti i passeggeri che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo nel Paese è richiesta la compilazione di un questionario, in presenza di un ispettore sanitario, dichiarando le proprie generalità e se si avvertono dei sintomi. Tutti gli individui che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo in Bulgaria sono obbligati ad osservare un isolamento domiciliare di 14 giorni. In caso di febbre alta o tosse, verificatesi successivamente all’ingresso nel Paese, si dovrà contattare il numero di emergenza 112 o un medico di base. Le autorità locali raccomandano di non recarsi direttamente all’ospedale senza aver prima preso contatto con il medico. I collegamenti aerei diretti con l’Italia sono stati fortemente limitati. È ancora possibile viaggiare tra Italia e Bulgaria via aerea effettuando uno scalo in Paesi terzi. Date le frequenti variazioni nel traffico aereo, si raccomanda di verificare direttamente con la compagnia aerea lo stato del proprio volo.
Marocco
17.03.20
Il Marocco ha deciso di sospendere il traffico aereo e marittimo, in particolare i collegamenti aerei con l’Italia e, tra gli altri Paesi europei, Spagna, Francia e Germania. Si raccomanda di contattare la propria compagnia aerea per trovare al più presto connessioni indirette verso altre destinazioni di transito. Si informano i connazionali in viaggio in Marocco in camper, auto o moto che attualmente non risulta aperto il passaggio per le enclave spagnole di Ceuta e Melilla. Il Ministero della Salute marocchino ha attivato il numero verde 141, dedicato esclusivamente a coloro che presentano sintomi riconducibili al COVID-19. Un altro numero verde 00212801004747 (0801004747 se si chiama dal Marocco) è stato istituito per fornire consigli ed informazioni sull’epidemia e sulle procedure da seguire per segnalare un caso sospetto. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento ed il trasferimento in strutture ospedaliere dotate di reparto idoneo. Si raccomanda di attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie locali e di consultare la pagina dedicata del sito del Ministero della Salute marocchino: https://www.sante.gov.ma/pages/actualites.aspx?idactu=400