L’innovazione tecnologica sarà protagonista al Porto di Ancona. Lo scalo apre le porte a nuove procedure doganali digitali.
Il progetto di ADM e dell’Autorità di sistema portuale introduce un avanzato e innovativo processo di controllo digitale e di tracciamento del trasporto dei mezzi in sbarco e in imbarco sui traghetti e in prospettiva sui container all’interno dello scalo dorico. Un sistema software di intelligenza artificiale in grado di monitorare e controllare autonomamente i flussi di mezzi in imbarco e sbarco.
Il progetto TinS-Trasferimento in sicurezza, cofinanziato dall’Unione europea con il progetto Smart-C e condiviso da ADM, Autorità di sistema portuale e Guardia di Finanza, è iniziato in via sperimentale a giugno 2018.
Questo ha permesso di spostare tutti i mezzi pesanti che sostavano nel porto Antico di Ancona, per espletare le pratiche doganali in un’area doganale esterna al porto, il terminal intermodale Scalo Marotti, spazio strategico acquistato dall’Autorità di sistema portuale da RFI che lo intendeva dismettere. La sperimentazione ha già permesso di ridurre la percorrenza dei mezzi pesanti all’interno del porto con un risparmio annuo stimato in circa 60 mila chilometri complessivi, con la conseguente diminuzione delle emissioni a ridosso della città.
Grazie al sistema di intelligenza artificiale acquisito dall’Autorità di sistema portuale e messo a disposizione di ADM, Guardia di Finanza e operatori dello scalo, i mezzi in imbarco e sbarco vengono seguiti in tempo reale in ogni loro spostamento durante l’intero percorso che li conduce allo scalo Marotti alle aree di imbarco e viceversa. Ogni anomalia viene segnalata automaticamente senza la necessità di un controllo diretto e continuo da parte del personale.
Con il progetto, la cui realizzazione è stata inserita nel più ampio accordo sulla digitalizzazione del Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale firmato ad ottobre 2020 tra il Presidente Rodolfo Giampieri e il Direttore Generale di ADM Marcello Minenna, sono state installate le infrastrutture per i controlli doganali e definite le procedure autorizzative per le merci in transito nel porto di Ancona oltre a promuovere l’interoperabilità fra i sistemi informativi già utilizzati.
“Grazie a questo progetto, nato dalla collaborazione con ADM e Guardia di Finanza, abbiamo creato le premesse per ottenere una maggiore efficienza e sicurezza nelle procedure di controllo dei mezzi in transito legati al traffico dei traghetti – afferma il segretario dell’Autorità di sistema portuale, Matteo Paroli -, un’iniziativa condivisa che, grazie alla dematerializzazione dei flussi informativi, ci consente di lavorare in piena interoperabilità, con effetti positivi anche per gli operatori logistici”.