L’emergenza Covid ed il lockdown hanno fatto sì che si puntassero finalmente i fari su un settore che è stato in un certo senso sempre messo in ombra nei piani di sviluppo nazionale: la logistica. Il “fermo” forzato del Paese ha infatti riconosciuto il ruolo fondamentale e portante che questo settore riveste a livello strategico in Italia, facendo emergere al contempo le tante lacune che esso presenta in termini crescita futura. Ciò che viene richiesto a nome degli esperti è, in particolare, come riportato anche nelle pagine de Il Sole 24 Ore, una massiccia implementazione di strategie definite, volte ad aumentare la capacità del sistema della logistica italiana, per stabilizzare la liberalizzazione del mercato, per ampliare le opportunità di business degli operatori, per aumentare il tasso di digitalizzazione e sostenibilità ambientale del settore, due aspetti, questi ultimi, che peraltro rientrano tra i criteri individuati dall’Europa per il finanziamento dei progetti nell’ambito di Next Generation Eu.

Tra le azioni da intraprendere con una certa urgenza a livello strategico, un piano di formazione mirato, volto all’innalzamento del livello nel settore, occupa assolutamente una posizione primaria. Particolare attenzione in questo ambito va rivolta necessariamente al digitale: il logistico 4.0 non potrà prescindere da conoscenze informatiche e digitali, strumenti che svolgeranno un ruolo sempre più centrale. Tutto questo determinerà la necessità di un adeguamento delle competenze dei lavoratori. L’aspetto più importante sarà possedere le skilldigitali adeguate al nuovo contesto, che saranno prerequisito necessario e fondamentale per poter svolgere un numero sempre più ampio di mansioni. Questo perché la logistica del futuro sarà una continua interazione dinamica, uno scambio di informazioni bidirezionale, che metterà in connessione tutta la catena logistica con un’orizzontalità ed una trasversalità di azioni fino ad ora inesplorata in un settore che ha viaggiato sempre su un binario parallelo rispetto all’innovazione.

La rivoluzione 4.0 in atto nel mondo della logistica sta portando innovazioni a 360° che permettono maggiore efficienza, meno errori e monitoraggio in tempo reale. Queste innovazioni hanno chiaramente avuto una spinta enorme con l’emergenza Covid, e proprio sull’onda generata da questa spinta viaggia anche il contributo di 5 milioni di euro per la formazione professionale in ambito autotrasporti per il 2021, con le nuove tecnologie e la digitalizzazione al centro dei programmi, di pari passo con sicurezza, gestione e sviluppo di impresa. Un nuovo vento dunque per la logistica, un settore destinato a cambiare pelle e ad abbracciare finalmente una crescita che perduri negli anni, il minimo per un indotto che da solo vale il 9% del Pil nazionale.

(https://www.buonefra.com/logistica-4-0-la-partita-si-gioca-sul-digitale/)